martedì 9 luglio 2013

La Lavanda: bella in giardino e profumata in casa


Quest'anno i prati spontanei hanno un brutto colore giallastro e le perenni crescono in pochissime varietà e numero: colpa delle piogge troppo abbondanti durante la primavera o della siccità che ne è subito seguita? Nonostante tutto nei giardini e nelle aiuole, da un paio di settimane a questa parte, Dora ed io abbiamo potuto osservare una colorata novità: la lavanda ha chiazzato di viola e azzurro scuro molti angoli del nostro paesello. 


Le numerosissime varietà di questa pianta mediterranea sanno accontentare qualsiasi giardiniere, si differenziano per l'altezza della chioma e per la vivacità delle sfumature, ma tutte hanno in comune un profumo fresco e deciso che viene prodotto da speciali ghiandole poste sia nel fiore che su fusto e foglie. Non a caso fin dal Medioevo la lavanda è stata utilizzata per detergere la pelle e profumare gli ambienti domestici, inoltre fino al diciottesimo secolo si credeva possedesse proprietà antisettiche e quindi utilizzata per la pulizia dei pavimenti e della biancheria. Il suo nome comune deriva infatti dal gerundio latino del verbo “lavare” per quanto questa pratica fosse di uso comune. Oggi non ci sogneremmo mai di strofinare le nostre piastrelle con le sue spighe, ma le nostre nonne ci consiglierebbero comunque di far crescere la lavanda ai bordi del nostro cancello o di appenderne un mazzetto accanto alla porta di casa, per tenere lontano le disgrazie e richiamare la prosperità; ed anche se i sortilegi da fattucchiera o le attenzioni da giardiniere non sono il vostro forte, la lavanda è comunque la pianta che fa al caso vostro: non ha bisogno di particolari cure, cresce bene in pieno sole e nei terreni ben drenati, odia i ristagni d'acqua quindi potrete dimenticare spesso di annaffiarla. Le specie con la minor crescita, quelle ornamentali, staranno benissimo anche in vaso per vivacizzare il vostro terrazzo. Sono piante perenni e forti, ma non esenti dall'attacco di alcuni funghi: se notaste macchie gialle o bianche sulle foglie, distorsioni nella crescita dei fusti e marciumi alle radici nonostante la giusta irrigazione, sarà necessario rivolgersi ad un vivaista per acquistare il trattamento più adatto.



L'unica vera attenzione che la lavanda richiederà, sarà il lavoro di potatura, da svolgere al termine della fioritura. Dovrete tagliare gli steli fioriti includendo anche le foglie più vicine al fiore: lasciando giusto le prime parti verdi riuscirete a tenere sotto controllo la crescita per l'anno successivo. Otterrete così un grosso mazzo che dovrete lasciar essiccare a testa in giù in un luogo ben ventilato e ombroso. Una volta che i fiori si saranno asciugati potrete conservarli profumati per lungo tempo in scatole di cartone o in sacchetti di cotone grezzo, assolutamente lontani da fonti di calore. Come utilizzarli? Ci sono diversissime e semplici soluzioni: come pot pourri in ciotole di ceramica o vetro da esporre in casa, come profumati regalini per le amiche. Potreste ricamare e decorare dei sacchettini da appendere in seguito negli armadi, o comporre dei sali da bagno sovrapponendo sottili strati di fiori e sale grosso in vasetti di vetro. Ma la cosa che faccio più spesso è scomporre i fiori essiccati con le mani, in modo da sfogliare la spiga, stendere il tutto sul tappeto ed ripulire tutto con l'aspirapolvere a cui ho appena cambiato il sacchetto: niente più cattivi odori durante l'uso per diverse settimane!



foto originali Viridis Capillus