mercoledì 4 aprile 2012

"The Secret Garden" un giardino segreto in immagini e parole

Rimaniamo in casa visto che il cielo non ha cambiato colore e le nuvole minacciano altra pioggia. Per gli amanti del divano i migliori passatempi sono lettura e cinema, quindi con questo post vorremmo darvi un consiglio che ne vale due...

Partiamo dal romanzo di F. H. Burnett: il racconto è dei primi anni del '900, e non ha subito acquistato la popolarità di cui gode ancora; in effetti la Burnett tira in ballo argomentazioni sull'educazione infantile che precorrono di molto le idee pedagogiche del suo tempo: vita all'aria aperta, socializzazione con animali ed altri ragazzi, lavoro manuale e giochi che lasciano libera l'immaginazione, non erano considerati adatti al buon sviluppo psico-fisico di un bambino. A questi precetti si unisce uno scenario ricco di simboli e piccoli incantesimi: un giardino popolato da animali e da fiori che lentamente rinascono dopo la neve invernale. Sotto gli occhi dei tre giovani protagonisti il procedere delle stagioni ci viene presentato come una magia prodigiosa, così come la guarigione di Colin, il ragazzo che tutti consideravano deforme e morente; ma l'incantesimo di cui si narra nel libro non sono altro che l'amicizia e la vita, che, se lasciate libere di crescere, guariscono anche i malanni dell'anima, come l'egoismo della protagonista Mary.

Il film del 1993 firmato Agnieszka Holland non è l'unico adattamento cinematografico, ma è sicuramente il più significativo: a nostro parere questa pellicola ha il grande merito di reinserire la storia nel suo esatto contesto storico e geografico (se questi fatti fossero realmente accaduti potrebbero essersi svolti esattamente in quei luoghi e con le stesse dinamiche), senza però dimenticare l'elemento fantastico, che viene trattato non come motore della vicenda, ma solo per ciò che è: immaginazione infantile. I tempi dell'azione sono lenti e quasi noiosi, perfetti per rappresentare la vita in una grande e vecchia dimora di una bambina che viene ignorata da tutti; inoltre i blocchi narrativi vengono intervallati con magnifiche riprese naturali: lo scorrere delle nuvole sulla brughiera, il germogliare delle piante a primavera. La regista inoltre si aggiudica un altro punto a favore per le piccole modifiche che ha apportato alla storia originale: la chiave viene ritrovata nelle vecchie stanze abbandonate della zia di Mary, e non in un punto qualsiasi del giardino; le madri dei due ragazzi erano gemelle, quindi si crea un legame più forte e mistico fra i due rispetto al libro, dove il padre di Mary, figura di poco spicco, era il fratello di Lilian, la madre di Colin. Questi ed altri piccoli particolari ci offrono una lettura più profonda: il giardino è il grande utero della Terra, mamma che offre la vita (Colin e Mary) o matrigna che la toglie (Lilian), ed è una figura riconoscibile da entrambi i bambini, che guardando lo stesso ritratto riconoscono entrambi la madre perduta.

In definitiva non stiamo parlando di un film scorrevole e ricco di colpi di scena, facile alla fruizione di tutti, ma di una storia malinconica ma piena di speranza, che necessita di pazienza, proprio perché rispetta i tempi naturali dello scorrere delle stagioni.

"Cucinare in Lavastoviglie" di Lisa Casali


Piove finalmente! Lieta notizia per il mondo verde, un po' meno lieta per noi, che abbiamo dovuto rimandare il pic nic che avevamo organizzato. Non rimane che trovare un diversivo per trascorrere al meglio le ore in casa, magari rimanendo nel mondo culinario...


Non molto tempo fa, in libreria, abbiamo scovato un volumetto che condensa tutti i migliori intenti di un buon ecologista: “Cucinare in Lavastoviglie – gusto, sostenibilità e risparmio con un metodo rivoluzionario” di Lisa Casali. No, non avete letto male, questo libro vuole insegnarci a cucinare i nostri alimenti mettendoli in lavastoviglie! Sembra un'idea pazzesca, anzi pericolosa, ma la diffidenza scomparirà non appena avrete sfogliato le prime pagine: scoprirete che per assicurarvi piatti sani e protetti avrete bisogno di pochi strumenti come una macchina per sottovuoto e i relativi sacchetti adatti alla cottura, vasi per conserve di varie misure. 

Superato questo scalino il libro di LiscaLisca (così l'autrice si fa chiamare su Twitter) vi apparirà come un oggetto di studio irrinunciabile: le spiegazioni sono sempre accompagnate da tabelle facili e veloci da consultare, le prelibate ricette sono suddivise per ciclo di lavaggio da utilizzare e per stagione, in modo da aiutarvi nella scelta dei prodotti più freschi. Non è un libro dedicato ai vegetariani, ma troverete idee interessanti per ogni palato e dieta, dal semplice uovo alla coque al più sofisticato astice su letto di carciofi. I risultati sono ancora più gustosi se si pensa che la cucina rimane pulita e libera da cattivi odori, che la cena si cucina mentre voi sfruttate il vostro tempo come preferite senza avere il pensiero della pentola sul fuoco, risparmiate energia e soldi, quindi aiutate l'ambiente! Inoltre il libricino è completato da bellissime foto e da una grafica essenziale ma efficace, perché l'occhio vuole sempre la sua parte.



Potete seguire Lisa Casali anche sul suo blog “EcoCucina” e sullo spazio a lei dedicato ne “ilFattoQuotidiano”, avrete consigli sempre freschi su come cucinare a zero sprechi e a basso impatto energetico: irrinunciabile!


foto originali Viridis Capillus