mercoledì 25 luglio 2012

week-end a Parigi: une ville très verte, pardon, Viridis!


Contingenze familiari hanno costretto noi del Viridis ad una fugace e improvvisata trasferta parigina, giusto il tempo di prendere la macchina fotografica e siamo già sull'aereo! Abbiamo avuto solo poche ore libere per poter visitare la città, così ci siamo limitati a passeggiare nei luoghi più famosi, annusando l'aria e assaggiando baguette. Come sempre fare i turisti a quattro zampe è un'impresa quasi impossibile: alcuni amici che abitano in centro ci assicurano che la maggior parte dei parigini possiede un cane, ma in giro se ne vedono pochi e di locali e zone culturali che li accolgano ancora meno... niente di nuovo purtroppo! Ci consola vedere che il verde non manca, ed è pure un po' selvaggio, come piace a noi...








In centro sono numerosissimi i viali alberati, e non stiamo parlando di pochi e asfitici alberelli soffocati dal porfido dei marciapiedi, come potete vedere da questa foto che sbircia verso les Invalides:




Inoltre le aiuole sono distribuite un po' ovunque e il più delle volte sono composte da moltissime piante diverse e non troppo ricercate: fiori comuni ma forti si affollano in un piacevolissimo caos.




Pensate che nel quartiere latino hanno ben pensato che le bietole fossero anche belle oltre che buone, e le hanno sistemate ordinatamente, insieme ai finocchi, tra i bossi di un cortile:





Anche l'Arte è più bella en plein air:

nel giardino del Museo Rodin, vedete sullo sfondo la Porta dell'Inferno


Il premio del miglior prato lo vincono gli spazi verdi che circondano la cattedrale di Notre Dame, bellissimi e raffinati fiori sistemati in fila come negli orti di provincia:






I negozi bio e green si sprecano, le fiorerie non si contano...





...e dove proprio non c'è spazio per piantare un albero, i parigini lo dipingono sul muro!



Infine non possiamo non mostrarvi l'affascinante villa di campagna che abbiamo visitato a Estrées-Sant Denis, con i migliori complimenti al giardiniere!



foto originali Viridis Capillus

domenica 1 luglio 2012

Amarene sotto zucchero



E' capitato anche a voi di piantare un ciliegio con l'unico scopo di riempirvi la pancia l'estate successiva, per poi scoprire che in realtà avete curato e assistito un albero di amarene? Per il mio vicino è andata proprio così: certo l'albero non è meno bello, anzi è cresciuto rigoglioso, i suoi colori sempre diversi arredano il nostro cortile in ogni stagione, ma i frutti non sono quelli che ci si aspettava.

Il rimedio per gustare al meglio il vostro piccolo raccolto è semplice e poco dispendioso: zucchero! Raccogliete le vostre amarene e lavatele per bene sotto l'acqua corrente, eliminate quelle troppo rovinate conservando quelle con uno o due bucherelli al massimo, saranno comunque buone. Toglietele dall'acqua senza preoccuparvi di asciugarle troppo e mettetele in una terrina capiente. Prendete i vostri vasi per conserva e preparateli con un fondo di zucchero alto circa mezzo centimetro. Aggiungete poi zucchero a volontà anche sulle amarene e mescolate con delicatezza fino a che ogni frutto non sarà bene avvolto da un velo bianco. A questo punto potete distribuire i frutti nei vasetti: riempiteli il più possibile ma senza schiacciare le amarene che altrimenti si aprirebbero rovinando il loro bell'aspetto e rilasciando il succo troppo in fretta.
Lasciate macerare il tutto sotto il sole battente per circa un mese, avendo cura nei primi giorni di mescolare di tanto in tanto lo zucchero per farlo sciogliere meglio. Il risultato potrà essere conservato anche in frigo per moltissimo tempo, anche un anno. Le vostre dolci amarene con il loro sciroppo così ottenuto, potranno essere utilizzate in mille modi: vi consigliamo di decorare torte e coppe gelato, di condire le vostre macedonie e gli jogurt di metà pomeriggio, di snocciolarle e mangiarle sul pane tostato al mattino o molto semplicemente di regalarle a chi merita un po' di dolcezza!

Foto originali Viridis Capillus