domenica 24 giugno 2012

Guerra all'asfalto: gli orti urbani e i giardinieri armati (di paletta e semi)


da The Pothole Gardener
E' una guerra spietata, a colpi di pala e annaffiatoio ognuno si difende come può: i meno temerari non vanno oltre a qualche pianta di basilico sul davanzale della cucina, ma altri, eroi intrepidi e visionari, progettano grattacieli coltivabili. Il cemento deve essere battuto, nessuna pietà!


un green roof a San Francisco
Un solo dato è sufficiente a convincerci che la lotta è necessaria: Coldiretti stima che nutrendosi di prodotti locali e di stagione e facendo attenzione agli imballaggi, una famiglia italiana media potrebbe ridurre di mille chili di anidride carbonica l'anno le emissioni associate ai suoi consumi. Gli esempi di combattenti famosi che cercano di dare il buon esempio sono numerosi: dalla First Lady Obama che zappa la terra della Casa Bianca, alla sempre più agreste regina Elisabetta che semina i prati di Buckingham Palace.


Pensate che a San Francisco si coltivano gli orti sui tetti delle chiese e a Toronto si dispensano incentivi comunali a chi sceglie di avere un “green roof” per proprio palazzo. 

Massimi interpreti della guerriglia sono Dickson Despommier e il suo “predecessore” Patrick Blanc: il primo insegue l'ambizioso progetto di sfamare l'intera città di New York City rendendo coltivabili le pareti esterne dei suoi grattacieli, una Vertical Farm che sembra poggiare le sue basi su un sogno fanciullesco, oltre che su geniali idee architettoniche;






Jean Nouvel’s Musée du quai Branly, Paris, di Blanc
il secondo già da anni realizza giardini verticali che da Parigi a Tokyo decorano e rinfrescano le facciate dei più prestigiosi edifici cittadini: un sistema di irrigazione che sfrutta la gravità e si serve di acque ricche di sostanze nutritive, tiene in vita centinaia di piante senza la necessità di una cura quotidiana. Comunque ognuno può fare la sua parte nella battaglia senza sperticarsi in progetti avvenieristici, a volte basta un po' di poesia e qualche margherita, ce lo insegna The Pothole Gardener che, nonostante la scala ridotta delle sue realizzazioni, riesce a farci riflettere più di ogni altro.


Mentre sorridiamo.

da The Pothole Gardener
Altre idee e consigli per gli aspiranti militanti nel prossimo post!


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