Ha
lavorato in tutto il mondo ma il suo inglese è ancora un po'
balbuziente, ed anche quando l'intervistatore gli rivolge le solite
domande ritrite, lui si prende una pausa o due in mezzo ad ogni
risposta: riflette, gli occhi persi chissà dove. Guardando
l'intervista rilasciata in occasione della Biennale Architettura 2010
si nota subito che questo è un uomo abituato ad osservare
l'oscillazione delle piante nel vento e il cambiamento delle
sfumature delle foglie durante il giorno.
PietOudolf è un designer di giardini fra i più famosi e premiati: in
attività da trentanni o più, ha fondato il movimento New
Perennials, per proteggere e promuovere le piante spontanee, e la
società Future Plants, che si occupa della loro catalogazione e
della loro commercializzazione. La sua casa-vivaio-laboratorio di
Hummelo, poco lontano da Amsterdam, è il luogo dove per anni Oudolf
insieme alla moglie Anja ha raccolto, osservato, catalogato centinaia
di piante perenni: quelle piante, spesso chiamate “erbacce”, che
sono spontanee e autoctone di ogni territorio, quindi più longeve.
Oudolf le sceglie per progettare i suoi giardini ben consapevole che
non sarà mai in grado di ricreare un ambiente naturale, ma nel
tentativo di dar forma ad un ideale di natura, che sia
eco-sostenibile e che si svincoli dai vecchi dogmi del landscaping,
che cercano l'assoluto controllo sul verde. Il risultato è un
paesaggio soffuso e rarefatto, perfetto in ogni stagione, resistente
ad ogni condizione atmosferica. Le “nobili erbacce”, fra cui le
ottanta specie che lui stesso ha scoperto e battezzato, vengono
disposte tenendo conto dei periodi di fioritura e dei mutamenti di
colore stagionali, i semi vengono mischiati in modo da permettere ad
una pianta di prendere il posto di un'altra quando questa entra in
letargo e viceversa. Niente è lasciato al caso, ma l'effetto è
quello di una coloratissima e selvaggia brughiera.
La
sua creazione più conosciuta è la High Line di NY, ma la più
poetica è forse il Giardino delle Vergini all'interno della Biennale
Architettura 2010, riconosciuta con una menzione speciale creata
appositamente: la purezza e l'ingenuità dell'età più verde
divengono eterne se tramutate in giardino.
La
mia personale battaglia al tosaerba è cominciata da tempo, ma ora
che ho trovato un degno condottiero e guru sento di poterla
promulgare in ogni dove: capito mia cara Vicina di Casa? Le pratoline
che da anni tenti di sradicare dal tuo giardino avranno sempre e
comunque la meglio sul tuo dannato prato all'inglese!!